giovedì 11 agosto 2011

Com'è Rainbow MagicLand?

Facciamo una pausa di qualche giorno sul tema Walt Disney World, per parlare di altri bei parchi, italiani ed europei. Partiamo oggi con il nuovo parco a tema aperto alle porte di Roma: Rainbow MagicLand.
L'avvio di questa nuova struttura è stato piuttosto problematico e si è diffuso un passaparola molto negativo e quindi frequentemente i miei conoscenti, sapendo della mia passione per i parchi, mi chiedono un giudizio, spesso con la frase: "Ma è vero che è nà sola?".
Giudizio sintetico: no, è un gran bel parco.
Andiamo ora col giudizio esteso... ma prima date un'occhiata a questo bellissimo video realizzato da Parksmania, che mostra tutte le attrazioni:


Un avvio tormentato
Per capire bene il contesto conviene partire con un po' di storia. Il parco ha aperto il 26 Maggio, pochi giorni prima il gestore della pagina ufficiale su Facebook risponde ad una domanda di un utente dicendo che per l'inaugurazione tutte le attrazioni sarebbero state aperte. Sullo stesso sito ufficiale, in un commento sul Blog viene fatto un annuncio analogo.
Molti appassionati hanno così deciso di andare a partecipare ad un evento tutto sommato se non unico quanto meno piuttosto raro negli ultimi anni in Europa: l'inaugurazione di un grande parco a tema.
Purtroppo la verità è stata ben diversa. Il giorno dell'inaugurazione ero presente, abbonamento numero 17, ed ho potuto constatare di persona che quasi tutte le attrazioni di maggior rilievo erano chiuse: Yucatan, Huntik, Mystica, Shock.
Anche per quelle aperte c'erano molti problemi: al Planetario non funzionavano tutti gli effetti e le poltrone non si reclinavano (con conseguente difficoltà a vedere lo spettacolo), Believix non era completa, Cagliostro e Drakkar non avevano tutti gli effetti previsti. Infine, solo uno spettacolo in scena.
Nel pomeriggio poi, come ciliegina sulla torta, un black out e la pioggia hanno fatto sì che il parco venisse chiuso in anticipo.
Il bilancio è stato quindi particolarmente negativo: delle attrazioni per coraggiosi, 2 su 3 inagibili e quasi tutte le altre con molti problemi.
Ma il disastro vero doveva ancora arrivare, con la giornata del 2 Giugno. Quello è stato il primo giorno di vero affollamento del parco: in una afosa giornata con temperature sopra la media della stagione, le tante persone si sono ritrovate a fare la fila su un numero ridotto di attrazioni, quasi ovunque direttamente sotto il sole. Tutte le attrazioni dell'area dei bambini e anche molte delle altre infatti non prevedevano una copertura dell'area della coda: immaginate fare un'ora sotto il sole con bambini di 4 o 5 anni e arrivare all'imbarco per scoprire che l'attrazione ha avuto un guasto ed è stato tutto inutile!
Il sito e la pagina Facebook si sono perciò riempiti di post di gente (giustamente) arrabbiata ed è partito il passaparola pesantemente negativo.

A dire il vero il parco è corso ai ripari sin dal primo giorno con una promozione piuttosto vantaggiosa: il biglietto è stato ridotto di 10 euro e per ogni biglietto comprato è stato consegnato un buono per tornare pagando solo 10 euro. In pratica due ingressi al prezzo di uno.
Di per sè la promozione non è affatto male (anzi), il problema grosso è stato il difetto di comunicazione verso il pubblico.
Non sapremo mai chi e perché ha deciso di aprire comunque con un parco ancora non completo, rischiando così una pubblicità negativa. Probabilmente si è deciso di iniziare da subito a raccogliere dati importanti su affluenza e gradimento, nonché per iniziare il rodaggio delle attrazioni e permettere l'addestramento del personale. Ma se la scelta può essere compresa, di certo non si può giustificare in nessun modo l'annuncio fatto a 3 giorni dall'apertura che sarebbe stato tutto aperto. Alcune delle attrazioni chiuse sono state completate dopo parecchie settimane (e a tutt'oggi una è ancora chiusa), non è possibile che a così breve distanza si pensasse di riuscire davvero ad aprire tutto.

Breve parentesi: quando aprì Islands of Adventure, uno dei parchi più belli al mondo, la Universal decise di aprire due mesi in regime di "soft opening". In pratica si pagava un biglietto ridotto e gli utenti erano comunque ben avvertiti che le attrazioni avrebbero potuto chiudere senza preavviso e che non tutti i servizi del parco sarebbero stati pronti. Questo periodo di pre-apertura è stato anche prolungato per permettere di mettere a punto il parco per l'apertura ufficiale. Nessuno ha avuto, ovviamente, niente da ridire.
Insomma, la comunicazione pienamente trasparente è stata la differenza tra un'apertura ben fatta e il disastro Rainbow MagicLand. Sarebbe bastato che Alfa Park facesse un annuncio analogo a quello della Universal, dichiarando i primi due mesi come pre-apertura con biglietto ridotto e possibilità di tornare gratuitamente (o quasi) successivamente. L'impatto sulle persone sarebbe stato nettamente migliore: chi aveva la possibilità di tornare più volte al parco avrebbe vissuto il parco con una mentalità da "scoperta" e chi doveva affrontare un viaggio avrebbe aspettato l'apertura completa evitando di spendere molti soldi inutilmente. Invece la massiccia campagna pubblicitaria e gli annunci improvvidi hanno causato tutti i problemi del primo periodo.

Purtroppo dobbiamo anche dire che se errare è umano, perseverare è diabolico e Alfa Park sta perseverando. Un analogo annuncio di apertura completa è stato fatto per la fine di Giugno, quando avrebbe dovuto finire la promozione della consegna del buono per tornare pagando 10 euro. Solo il giorno stesso è stato dichiarato che la promozione sarebbe andata avanti e che le attrazioni non avrebbero ancora aperto tutte.
E per tutto Luglio e Agosto è continuato lo stillicidio di blocchi, voci di apertura e smentite senza che il parco comunicasse nulla in anticipo.
Ecco l'esempio più recente: Sabato scorso c'è stata l'inaugurazione del Palabaleno, con l'ultimo spettacolo che doveva ancora aprire (molto bello!), eppure di tutto questo non c'è ancora traccia sul sito e nel parco non c'è alcun annuncio che tutt'ora l'unico spettacolo in scena è quello delle 21:35, con gente che attende inutilmente agli altri orari davanti all'ingresso!
Per non parlare di Maison Houdini, della quale non si hanno notizie.

Quindi per un difetto di comunicazione e per i problemi dei primi tempi, si sono diffuse una serie di leggende metropolitane che fanno sì che molti se ne tengono alla larga.
Il che è un vero peccato, perché con tutti i difetti che può avere, il parco vale davvero la pena di una visita. Ci sono alcune attrazioni eccezionali, sicuramente uniche in Italia e tra le migliori in Europa nel loro genere. Le scenografie sono davvero notevoli e la ristorazione è molto varia e di discreto livello.

Seconda parte: le leggende metropolitane su Rainbow MagicLand, vere o false?

2 commenti:

  1. Bell'articolo. Ancora non ci sono andato, pensavo di farlo intorno al 23-24 agosto.

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  2. Io ci sono andata mi pare verso metà agosto, è stato davvero emozionante XD All'inizio avevo qualche dubbio ma era anche il primo parco divertimenti che visitavo (ehhh...lo so) e devo dire che mi è davvero piaciuto. La scenografia, le attrrazioni (la Maison Houdini era chiusa purtroppo ma il resto funzionava benone e non c'erano file troppo lunghe, anzi!), gli spettacoli...davvero bello! Inoltre c'era la possibilità di pagare un biglietto a prezzo ridotto e di stare dalle 18.00 alle 24.00, e fidatevi...lo Shock con la luna nel cielo è da paura! Nonostante la tariffa ridotta ci hanno dato il buono per tornare pagando solo 10 auro, mica male, infatti a settembre ci sono tornata!

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